Nella giornata del 3 settembre 2024 si è svolto presso il salone dell’Istituto Santo Spirito un momento formativo dedicato alla Comunità Educante sulla Teologia del corpo. Dopo aver condiviso un momento di preghiera, Giulia e Tommaso Lodi, due formatori laureati in Theology of the Body Institute di Philadelphia, hanno parlato della sfida dell’educare all’amore: la […]

Nella giornata del 3 settembre 2024 si è svolto presso il salone dell’Istituto Santo Spirito un momento formativo dedicato alla Comunità Educante sulla Teologia del corpo. Dopo aver condiviso un momento di preghiera, Giulia e Tommaso Lodi, due formatori laureati in Theology of the Body Institute di Philadelphia, hanno parlato della sfida dell’educare all’amore: la relazione e l’amore che passano dal corpo.

Davanti al disagio che gli adolescenti provano verso il proprio essere nella comunità, i formatori propongono uno sguardo antropologico che tende a normalizzare il rapporto tra corpo, sessualità ed amore. La responsabilità della Comunità Educante, quindi, è quella di guidare il ragazzo verso una piena consapevolezza di sé ed un’unità tra anima, mente e corpo. Seppur ogni persona “sia un mistero” e sia impossibile immedesimarsi completamente nell’altro, Giulia e Tommaso sono convinti che, per guidare meglio l’alunno in questo percorso di maturità e comprendere cosa sia l’amore verso il prossimo, sia necessario agire su noi stessi come educatori e sulla nostra interiorità per poi conseguentemente indirizzare il ragazzo verso una più completa comprensione del proprio disagio e una normalizzazione del suo essere.

Per capire maggiormente il significato del lavoro che un docente dovrebbe svolgere prima su di sé, è stata consegnata una scheda in cui raccontare brevemente un episodio nel quale abbiamo assistito ad un alunno che prova disagio verso il proprio essere ed il proprio corpo; la condivisione di questo momento non mirava a trovare la soluzione al problema, bensì doveva richiamare la sensazione emotiva, i pensieri provati in quel momento e, con il senno del poi, un ripensare a quello che avremmo potuto fare ma non abbiamo fatto.

Dopo un pranzo condiviso, la Comunità Educante è stata suddivisa in gruppi di lavoro tra Infanzia, Primaria e Secondaria per esaminare un caso fra quelli precedentemente trascritti (in maniera anonima) focalizzandosi su possibili strategie e azioni attuabili.

Come chiusura della giornata è stato chiesto di scrivere su un poster dell’evento una parola chiave che condensasse la giornata formativa.

Si ringraziano i partecipanti per gli interventi condivisi, contestualmente si ringraziano ancora i formatori Giulia e Tommaso Lodi per aver proposto una metodologia innovativa tramite cui guidare al meglio i nostri ragazzi nella crescita e si augura un buon inizio a tutta la Comunità Educante per questo nuovo anno scolastico.

Chiara Bersotti